Pratiche ambientali
Molte aziende svolgono attività impattanti dal punto di vista ambientale ed è per questo che si affidano a figure specializzate e certificate, i consulenti ambientali, che si occupano di seguire il cliente nell’implementazione di modelli e procedure volte a ridurre l’impatto sul territorio sulla base di richieste ed esigenze specifiche.
Uno degli aspetti più importanti della consulenza ambientale riguarda la messa in regola della documentazione dell’azienda rispetto alla normativa vigente.
I servizi offerti da una consulenza ambientale si sviluppano attraverso indagini ed analisi ambientali, supporto nel conseguimento di autorizzazioni o certificazioni, caratterizzazioni e progetti di bonifica.
Le principali procedure autorizzative legate alla tutela dell’ambiente e che richiedono l’intervento di una figura specializzata sono:
- Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
- Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
- Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)
VIA
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): procedura che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti sull’ambiente, sulla salute e sul benessere umano di determinati progetti pubblici o privati. La VIA serve anche ad identificare le misure atte a prevenire, eliminare o rendere minimi gli impatti negativi sugli ecosistemi, prima che questi si verifichino effettivamente.
AIA e AUA
La differenza principale tra un’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e un’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sta nell’ambito di applicazione:
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA): un provvedimento che mira a verificare la compatibilità ambientale di una determinata attività, che autorizza l’esercizio di un’installazione a determinate condizioni che garantiscono la conformità ai requisiti di “Integrated Pollution Prevention and Control” (IPPC, ovvero “prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento”). Un’azienda rientra nella procedura di AIA quando le sue caratteristiche trovano specifica rispondenza ai requisiti stabiliti in Allegato VIII (impianti di competenza regionale) ed in Allegato XII (impianti di competenza statale) alla parte seconda del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Autorizzazione Unica Ambientale (AUA): procedura di autorizzazione introdotta dal D.P.R. nr. 59 del 13 marzo 2013, che ha l’obiettivo di semplificare gli adempimenti amministrativi ambientali e viene rilasciata dallo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). L’AUA si applica alle piccole e medie imprese, oltre che agli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di AIA.
Gestione Siti Contaminati
Con il termine “sito contaminato” ci si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane pregresse o in corso, è stata accertata un’alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee tale da rappresentare un rischio per la salute umana.
La legislazione nazionale in materia di bonifica dei siti contaminati, introdotta con il D.M. 471/99, è stata profondamente modificata dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. “Norme in materia ambientale” che, alla Parte Quarta, Titolo V “Bonifica di siti contaminati”, disciplina gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati e definisce le procedure, i criteri e le modalità per lo svolgimento delle operazioni necessarie per l’eliminazione delle sorgenti dell’inquinamento e comunque per la riduzione delle concentrazioni di sostanze inquinanti, in armonia con i principi e le norme comunitarie.
L’obiettivo finale delle bonifiche è quindi salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica, consentendo il recupero e la riqualificazione di aree compromesse.
I vari passaggi per la gestione di un sito contaminato si possono riassumere nei seguenti steps:
- Comunicazione iniziale alle autorità di competenza della scoperta di eventi o siti potenzialmente inquinati;
- Indagini Preliminari: la ricerca di eventuali contaminazioni nelle matrici ambientali attraverso prelievi di terreno e acqua a vari livelli di profondità ed invio dei campioni in laboratorio per le analisi;
- Piano di caratterizzazione: documento che include lo studio, la progettazione, la codifica e l’elaborazione dei dati raccolti (da campioni e rilievi) attuali e storici, anamnesi del sito e che viene redatto secondo quanto stabilito all’allegato 2 alla parte IV del D.Lgs. nr. 152/06. Deve essere presentato nel caso le indagini preliminari abbiano evidenziato il superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC);
- Caratterizzazione: l’insieme delle attività che consentono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere le informazioni su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito. Le attività di caratterizzazione devono essere condotte in modo tale da permettere la validazione dei risultati finali da parte delle Pubbliche Autorità in un quadro realistico e condiviso delle situazioni di contaminazione eventualmente emerse;
- Analisi di rischio (A.d.R.): è uno strumento decisionale nella gestione dei siti contaminati che consente di valutare, in via quantitativa, i rischi per la salute umana connessi alla presenza di inquinanti nelle matrici ambientali suolo superficiale, suolo profondo e falda;
- Messa In Sicurezza di Emergenza (MISE): intervento immediato o a breve termine, da mettere in opera nelle condizioni di emergenza in caso di eventi di contaminazione repentini di qualsiasi natura, che ha la funzione di contenere la diffusione delle sorgenti primarie di contaminazione, impedirne il contatto con altre matrici presenti nel sito e a rimuoverle, in attesa di eventuali ulteriori interventi di bonifica o di messa in sicurezza operativa o permanente;
- Messa In Sicurezza di Operativa (MISO): è l’insieme degli interventi che si applicano ai siti contaminati in cui siano presenti attività produttive in esercizio. Questi interventi sono finalizzati a minimizzare o ridurre il rischio per la salute pubblica e per l’ambiente, alla protezione delle matrici ambientali sensibili, e alla graduale eliminazione delle sorgenti inquinanti secondarie mediante tecniche che siano compatibili col proseguimento delle attività produttive svolte nell’ambito del sito. Si applica in attesa di ulteriori interventi di messa in sicurezza permanente o bonifica da realizzarsi alla cessazione dell’attività;
- Progetto di bonifica e/o Messa In Sicurezza Permanente (MISP): l’insieme degli interventi atti a isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle matrici ambientali circostanti e a garantire un elevato e definitivo livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente. In tali casi devono essere previsti piani di monitoraggio e controllo e limitazioni d’uso rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici.
STILM si occupa della gestione dei siti contaminati, nonché delle effettuazioni di indagini ambientali per le matrici acqua-aria-suolo, con equipaggiamenti specifici e professionali, collaborando poi con diversi laboratori di analisi per poter proporre pacchetti ad hoc ai clienti.
Un altro aspetto interessante sviluppato dalla STILM, è la gestione degli impianti di trattamento acque con il conseguente monitoraggio e rendicontazione mendiate report giornalieri, mensili ad annuali, condotti contestualemente ai controlli delle agenzie regionali per la protezione ambientale.